Esistono da tempo numerose “whiteboard app”, ossia applicazioni che ci permettono di creare lezioni annotando e scrivendo su una lavagna, spesso anche con la possibilità di registrare quello che facciamo (Explain Everything è una delle più note ma ce ne sono altre).
Il 25 ottobre 2016 Google annunciava Jamboard, uno schermo interattivo aziendale che avrebbe poi lanciato ufficialmente nel maggio dell’anno successivo. Jamboard appariva subito uno strumento difficilmente utilizzabile a scuola per vari motivi tra cui il costo eccessivo e le dimensioni dello schermo che con i suoi 55″ erano ben lontane dai classici 77″ degli schermi interattivi che si è abituati ad usare in classe.
Tuttavia l’aspetto forse più interessante restava quello software: pur nella sua semplicità ed essenzialità di funzioni, il software all’interno di Jamboard permetteva di collaborare all’interno di una stessa whiteboard (o Jam come la chiama Google) contemporaneamente o in asincrono. Praticamente gli stessi principi delle condivisioni e di Drive, ma con uno strumento LIM.
Di Jamboard esiste una versione web app, utilizzabile con il proprio account G Suite visitando il sito http://jamboard.google.com, ma si tratta di una versione con strumenti limitati e al momento poche funzionalità. Conserviamo però questa informazione perché ci servirà più in là.
L’app di Jamboard invece, disponibile per Android e IOS, è stata negli anni migliorata e possiede molte delle funzioni presenti anche nella lavagna vera e propria.
Una di queste funzioni è stata purtroppo recentemente eliminata da Google e consisteva nella possibilità di lanciare un Meet direttamente dall’applicazione in modo da condividere in tempo reale tutto ciò che veniva scritto sullo schermo.
Proviamo a vedere come si può fare la stessa cosa pur non essendo più disponibile nativamente questa funzione.
Quello che ci servirà sarà:
- un computer con Chrome
- Meet o un’altra applicazione per la condivisione dello schermo
- un tablet (va bene sia Android o iPad) con app Jamboard installata
Innanzitutto bisogna effettuare il login su Chrome con il nostro account G Suite e poi aprire una finestra su http://jamboard.google.com
Ora aprite l’app Jamboard dal tablet e create una nuova Jam cliccando in basso a destra sul tasto + . Andate in alto a destra sui tre puntini, cliccate su rinomina e date un nome al vostro file.
Se tornate nella finestra del computer con la lista dei vostri Jam noterete che sarà comparso il file che avete appena creato sul tablet (in caso contrario aggiornate la pagina).
A questo punto aprite il file dal computer e noterete che tutto ciò che andrete a fare e annotare sul tablet in contemporanea comparirà sullo schermo del PC. Come avrete capito, con questo sistema utilizzeremo il tablet come “tavoletta grafica” (passatemi il termine improprio) e il computer come lavagna da condividere con gli studenti.
Abbiamo a questo punto due modalità di condivisione; vediamole nell’ordine:
1 – Aprire Meet e mostrare agli studenti la finestra di Jamboard del computer durante la video chiamata utilizzando la condivisione dello schermo
Avviamo la videochiamata con Meet e quando decidiamo di mostrare Jamboard clicchiamo su Presenta, Condividi schermo intero e quindi avviamo la condivisione schermo (qui la guida completa di Meet se non vi ricordate come si fa). Apriamo la finestra di Jamboard e utilizziamo il tablet per scrivere. Con un po’ di latenza tutto ciò che scriviamo verrà visualizzato anche sul computer e quindi sarà visibile agli studenti. Ricordiamoci che per mostrare le altre eventuali pagine che apriremo all’interno di Jamboard dovremo intervenire anche nella finestra del pc.
PRO – con questa modalità l’intervento dello studente si riduce al minimo e non dovrà fare altro che seguire la lezione.
CONTRO – la qualità della visualizzazione non sarà ottimale in quanto si tratta comunque di una condivisione dello schermo; anche la latenza potrebbe essere eccessiva.
2 – Aprire Meet, lanciare la videochiamata e condividere il file Jamboard come link in visualizzazione, in modo che gli studenti possano aprirlo nel loro browser e vedere in tempo reale cosa scriviamo (ascoltando comunque sempre la nostra voce e al bisogno tornando nella finestra della videochiamata).
Avviare la videochiamata, aprire il file Jamboard dal pc, cliccare in alto a destra su Condividi, quindi effettuare la condivisione in base alle proprie esigenze (funziona esattamente come un file di Drive, per cui potete condividerlo con un gruppo, con singoli e decidere se mettere in visualizzazione o altro). Per le modalità di condivisione utilizzate quella che preferite: via chat, email, Classroom ecc…
Come nei documenti di Drive vedrete comparire gli studenti all’interno del file (credo sia opportuno mettere il file in sola visualizzazione).
Ora potete iniziare a scrivere e a lavorare in Jamboard sul tablet e anche in questo caso gli studenti potranno osservare in tempo reale cosa accade, ma questa volta in una finestra di Chrome direttamente dal loro computer. In questo modo gli studenti potranno passare da una finestra all’altra alternando al bisogno la visualizzazione di Jamboard con quella della vostra videochiamata.
PRO – questa modalità consente una migliore visualizzazione del documento e coinvolge maggiormente gli studenti.
CONTRO – richiede una maggiore competenza da parte del docente dell’utilizzo in contemporanea di videochiamata, condivisioni e gestione della classe online.
Per concludere, ricordo che con un Chromebook compatibile con il Play Store è possibile effettuare questa operazione da un unico device in quanto si può utilizzare contemporaneamente sia Meet in versione web che Jamboard in versione app.
Jamboard: la “LIM” (anche) a distanza con G Suite by Luigi Parisi is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.